Asthanga Vinyasa Yoga nasce in India a metà del 900 circa e si diffonde grazie a uno dei maggiori esponenti Pattabhy Jois.
L’Asthanga Vinyasa Yoga è una pratica dinamica fondata sulla sincronizzazione del movimento e del respiro (Vinyasa), e riprende in gran parte delle posizioni del Hata Yoga, in cui però le sequenze prestabilite sono suddivise in serie.
La prima serie è detta curativa perché va a lavorare su tutto il corpo allineandolo e disintossicandolo.
La serie intermedia lavora sul sistema nervoso.
Nella serie avanzata A-B-C-D, invece, si lavora sulla Forza, la Stabilità e la Flessibilità.
Ogni singola posizione è propedeutica dell’altra.
Il respiro e il cuore della pratica distribuiscono forza e flessibilità in tutto il corpo e mantengono la mente concentrata portando l’allievo in una sorta di meditazione in movimento dove il respiro detto “Ujjay” crea una sorta di suono che funge da mantra.
Asthanga deriva dalla parola Astha che in lingua originale significa otto, facendo riferimento alle otto regole fondamentali descritte nel libro “Yoga Sutra” (una sorta di dieci comandamenti dello Yoga) nel quale viene specificato che attraverso l’esercizio e la disciplina il praticante può arrivare a modificare la percezione di se stesso e di ciò che lo circonda.